Programma 2013
Evento n.37
Alessandro Bergonzoni
No al geniocidio! (Dall’estro al creame)
Ispirare: inspirare, espirare, espiare, spirare, poi, aspirare a re-ispirare, e a essere re-ispirati. Dopo, con la fantasia e attraverso le creazioni, si diventa calore improvviso, fervore, profezia: la grande estroversione che fa di noi ben altro, ben oltre, un’energia che devasta le proporzioni occulte fino a diventare, non solo a fare, fino all’arte conscia e inconscia, alla trascendenza che, grazie all’estro, deflagra e non consente più di restare corti o piccoli, modesti o mai nati. È il d’improvviso che scaturisce, parla, forma, scolpisce; consapevolezza d’esser sangue e vena allo stesso tempo, propensione alla propulsione, pensare, scrivere e parlare a catena, ma che non lega, al massimo unisce, non costringe ma allarga e allaga. Dopo dieci anni Alessandro Bergonzoni torna al Festival della Mente in un esilarante dialogo con il pubblico sul tema della creatività.
autore e attore teatrale, dal 1982 ha scritto e interpretato 14 spettacoli, con i quali ha vinto tutti i principali premi teatrali italiani. Si è imposto con Non è morto né Flic né Floc (1987), e con la trilogia Predisporsi al micidiale (2004), Nel (2007) e Urge (2010) si è definitivamente affermato come uno degli autori più originali e amati del teatro contemporaneo italiano. Collabora con il Venerdì di Repubblica. Dal 2005 si avvicina anche al mondo dell’arte esponendo in gallerie e musei italiani ed europei. Al percorso artistico unisce sempre più frequentemente un interesse profondo per i temi legati al coma, alla detenzione e alla diversità tenendo incontri anche in ambiti ospedalieri e accademici. Ha debuttato come scrittore con Le balene restino sedute (Mondadori, 1989), Palma d’oro a Bordighera come miglior libro comico dell’anno; di prossima uscita L’amorte, il suo primo libro di poesia (Garzanti, settembre 2013).
Evento n.18
Stefano Bartezzaghi, Massimo Recalcati
Eredi o creativi? L’arte al tempo delle generazioni sperdute
Evento n.32
Francesca Alfano Miglietti, Antonio Marras
Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza prendere la matita in mano