Un incontro assolutamente inedito tra due originali pensatori contemporanei sul tema di una nuova visione, anche europea, della politica. Krippendorff, politologo insoddisfatto sia della sua disciplina sia di una politica sterile e piena di stereotipi, sostiene la necessità di riprendere a parlare di filosofia, arte, letteratura nel discorso politico. Vattimo è conosciuto in Italia e all’estero per la definizione di “pensiero debole”, una filosofia che pensa la storia dell’emancipazione umana come una progressiva riduzione della violenza e dei dogmatismi.
Ekkehart Krippendorff Ekkehart Krippendorff (1934) è uno dei maggiori politologi tedeschi.Fino al 1999 è stato professore di Scienza della politica alla LiberaUniversità di Berlino; ha insegnato presso numerose università tra lequali: Harvard, Yale, Columbia University di New York e TodaiUniversity di Tokyo; in Italia alla Johns Hopkins di Bologna, a Siena ead Urbino. Ha recentemente pubblicato: Politica internazionale(Liguori, 1991); L'arte di non essere governati (Fazi, 2003); Criticadella politica estera (Fazi, 2004).
Gianni Vattimo Gianni Vattimo (1936), uno dei più noti filosofi italiani, insegna dal1964 all’Università di Torino. Collabora con La Stampa,Il Manifesto, L’Unità, L’Espresso, El Pais. Nel 1999 è stato elettodeputato europeo nel gruppo del Partito Socialista Europeo. Harecentemente pubblicato: Dialogo con Nietzsche. Saggi 1961-2000(Garzanti, 2001); Dopo la cristianità. Per un cristianesimo nonreligioso (Garzanti, 2002); Nichilismo ed emancipazione (Garzanti,2003).