Incontri sulle pagine dei libri o incontri reali. Il lavoro di Gianni Berengo Gardin si è sempre alimentato delle influenze intellettuali che gli derivano dalle letture e dalle frequentazioni amicali. Come lui stesso ha affermato, ciò che ha maggiormente influenzato la sua fotografia «è stato il leggere». Da Caldwell a Dos Passos, da Faulkner a Hemingway e Steinbeck: questi sono i suoi scrittori preferiti. Roberto Koch condurrà il grande maestro della fotografia a ripercorrere il suo percorso professionale sulla base di questa attitudine a «scrivere con la macchina fotografica», oggetto che per Berengo Gardin è «come la penna per lo scrittore, uno strumento per raccontare le cose». La sua avventura prediletta, infatti, è sempre stata quella di realizzare fotografie che potessero finire in un libro.
Gianni Berengo Gardin fotografo, nel 1963 vince il World Press Photo. A Milano si è dedicato alla fotogra?a di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano. Nel 1995 ha vinto il Leica Oskar Barnack Award. È molto impegnato nella pubblicazione di libri (oltre 200) e nel settore delle mostre (oltre 200 individuali). Tra gli ultimi volumi pubblicati, Il libro dei libri (Contrasto, 2014), e Storie di un fotografo (a cura di Denis Curti, Marsilio, 2014).
Roberto Koch è editore, curatore, fotografo e organizzatore di eventi culturali intorno alla fotografia. Dal 1986 è alla guida dell’agenzia Contrasto, la più importante struttura di produzione fotografica italiana, dal 1994 della casa editrice Contrasto, che ha all’attivo più di 400 titoli dedicati alla grande fotografia internazionale. È ideatore e presidente della Fondazione Forma per la Fotografia a Milano.