Programma 2011
Evento n.24
Alessandro Barbero
Come pensava un uomo del Medioevo? Il mercante
Dino Compagni era un mercante fiorentino. La città e la sua prosperità erano le uniche cose a cui teneva, e la gente andava divisa in due categorie: le brave persone, che si davano da fare per il bene comune, e i malvagi. Ammirava i gentiluomini capaci di rischiare la pelle in battaglia, ma ne temeva la violenza e trovava giusto che fossero esclusi dal governo della città. Quando parlava del papa o di un re, abbassava la voce, intimidito davanti a personaggi così grandi, e quasi non osava criticarli. Per sorteggio si trovò ad avere responsabilità politiche a Firenze in un momento cruciale, ne fu così sbalordito che si mise a scrivere, in italiano, perché in latino non avrebbe saputo farlo. La sua Cronica mostra la Firenze del tempo di Dante attraverso gli occhi di un uomo del popolo, di quelli a cui solo nei comuni italiani poteva capitare di essere chiamati al governo.
Alessandro Barbero, storico e scrittore, è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vercelli. Scrive su La Stampa e Tuttolibri. Collabora al programma televisivo Superquark e alle trasmissioni Passato e presente e a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Tra le sue pubblicazioni: Benedette guerre. Crociate e jihad («i Libri del Festival della Mente», 2009), Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali («i Libri del Festival della Mente», 2013), Le parole del papa (2016), Caporetto (2017) e Dante (2020), usciti per Laterza; Gli occhi di Venezia (2011) e Le Ateniesi (2015), usciti per Mondadori; Dietro le quinte della Storia, con P. Angela (Rizzoli, 2012); Costantino il vincitore (Salerno, 2016); Il divano di Istanbul (2011), Alabama (2021) e Poeta al comando (2022), usciti per Sellerio.
Evento n.26
Franco Borgogno
Nel cuore e nella mente propri e altrui. Il percorso di un analista fra tradizione e creatività

Evento n.37
Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni
Una quieta giornata di sole. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un’amicizia in versi
